Novità nell’app Poste Italiane: arriva Pwallet per gestire carte e documenti

Novità nell’app Poste Italiane: arriva Pwallet per gestire carte e documenti

L’app Poste Italiane ha ricevuto un aggiornamento significativo, introducendo Pwallet, un portafogli digitale che amplia notevolmente le funzionalità rispetto al precedente IT Wallet. Con questa nuova funzione, l’app non solo gestisce le carte Postepay e i codici QR per le operazioni negli uffici postali, ma consente anche di caricare e visualizzare documenti personali e carte fedeltà.

Le Funzionalità di Pwallet

Pwallet, accessibile tramite una nuova schermata centrale nell’app, è suddiviso in quattro sezioni principali che l’utente può personalizzare:

  1. A Portata di Mano: Include i QR code necessari per operazioni negli uffici postali, come prenotare un turno o utilizzare il Postepass.
  2. Carte di Pagamento: Mostra tutte le Carte Postepay, con dettagli, movimenti recenti e opzioni per operazioni rapide come ricariche e blocco carta.
  3. Carte Fedeltà: Permette di aggiungere carte fedeltà dei negozi preferiti, tramite fotocamera o inserimento manuale del numero. Non esiste un elenco specifico di esercenti supportati, suggerendo una compatibilità ampia.
  4. Documenti Personali: Consente di caricare e visualizzare documenti di riconoscimento come codice fiscale, carta d’identità (elettronica e cartacea), patente, tessera sanitaria e passaporto. La funzione di aggiunta avviene tramite fotocamera.

Considerazioni sulla Digitalizzazione dei Documenti

Una delle caratteristiche più interessanti di Pwallet è la possibilità di digitalizzare documenti personali, riducendo la necessità di portare le copie fisiche con sé. Tuttavia, è importante notare che non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte di Poste Italiane riguardo alla legittimità giuridica di questi documenti digitali.

Ad esempio, mentre il codice fiscale e la tessera sanitaria sono codici a barre e potrebbero essere accettati in forma digitale, documenti complessi come il passaporto potrebbero non essere riconosciuti come validi all’estero. Per ora, la sostituzione dei documenti originali con le loro versioni digitali potrebbe non essere ufficialmente riconosciuta.