“Non dimenticatevi dell’amore”. Con queste parole, la cantante israeliana Noa ha aperto il suo concerto al Teatro Golden di Palermo, un evento che si è trasformato in un potente messaggio di pace e speranza per il mondo. La serata, parte della sedicesima edizione del festival Porto D’Arte, è stata un’occasione per la cantante di esprimere il suo pensiero sulla situazione globale, in particolare sul conflitto in Medio Oriente, e di condividere il suo impegno per la fine delle guerre.
In apertura del concerto, Noa ha dedicato un pensiero alla situazione attuale, sottolineando l’importanza di adattarsi ai cambiamenti rapidi del mondo, ma senza perdere mai di vista alcuni valori fondamentali. “Ci sono cose che non cambiano, almeno per me, come il valore della vita umana, dell’empatia, della compassione, della gentilezza, della solidarietà”, ha detto la cantante. “Ma soprattutto, il desiderio di vedere finire tutte le guerre, di vedere finire ogni sofferenza, di vedere tutti gli esseri viventi convivere in armonia e in pace”. Un messaggio forte, che ha risuonato nell’atmosfera del Teatro Golden, e che Noa ha riassunto nel suo impegno a “vivere di amore”.
Sul palco, a chiudere la serata, oltre alla sua band, c’erano anche il chitarrista israeliano Gil Dor e la cantante palestinese Miriam Toukan, che hanno voluto unire le loro voci per dire “no” al conflitto israelo-palestinese. Le due musiciste sono da sempre impegnate a promuovere la pace, utilizzando la musica come mezzo per celebrare la fratellanza tra due popoli segnati dalla divisione e dalla sofferenza.
Durante il concerto, Noa ha anche riflettuto sul cambiamento del mondo, evidenziando come le difficoltà e i conflitti siano ormai parte integrante della nostra realtà. “È un mondo radicalmente diverso rispetto a tanti anni fa”, ha commentato, ricordando la sua prima esibizione in Sicilia, avvenuta ben 32 anni fa. La serata è proseguita con l’esecuzione di un brano tratto dalle poesie del poeta libanese Khalil Gibran, che riflette sul viaggio inevitabile nell’ignoto, un tema che ha avuto un grande impatto sul pubblico.
“Noi siamo tutti immigrati che cercano il coraggio di affrontare l’ignoto, pieni di speranze, vulnerabili, guidati solo dalla luce di una luna malinconica”, ha concluso Noa, prima di invitare i suoi spettatori a non dimenticare mai l’importanza della solidarietà e dell’amore.
Il concerto si è concluso tra gli applausi del pubblico, unito in un grande abbraccio simbolico di pace e speranza, mentre la musica di Noa e dei suoi compagni di palco ha risuonato come un invito a guardare oltre le divisioni, verso un futuro più armonioso.