Il rapper di Toronto ha anche annunciato un nuovo album in risposta a “chi si prende del tempo”.
Lo scontro a colpi di barre tra Salmo e Luché ha riscaldato l’atmosfera estiva nel nostro Paese. Ma anche all’estero i diss, seppur non ancora trasformati del tutto in musica in modo diretto, non mancano. E sono davvero tra giganti del genere. Drake, in una delle sue ultime esibizioni a Chicago, si è lasciato andare a diverse dichiarazioni in cui molti presenti hanno letto delle risposte o meglio delle frecciate, neanche troppo velate, ad altri artisti e colleghi, fra cui Kendrick Lamar (che il 17 luglio si esibirà all’Arena di Verona). “Non sono uno di quei ragazzi che vanno via, scompaiono dalla scena tre, quattro, cinque anni e vogliono rilassarsi…e tutta quella merda che dicono…”, ha spiegato riferendosi al fatto che lui preferisce la produttività alla pausa o allo stop per ragionare sulla musica.
Drake, infatti, è uno dei rapper più prolifici degli ultimi anni. Anche se non ha mai nominato apertamente Kendrick Lamar, è risaputo che tra i due pezzi grossi non scorre buon sangue e che quelle parole erano rivolte a lui. E quando ha menzionato quanto tempo impiegano altri artisti hip-hop a pubblicare musica, i fan hanno ovviamente subito colto i riferimenti a K-Dot, che invece preferisce trovare il giusto periodo per scrivere rifiutando di seguire le logiche di mercato. I due, in più canzoni, in tutti questi anni si sono attaccati, ma sempre senza fare nomi. Quello di Drake e quello di Lamar sono due approcci alla musica molto differenti, il primo è iper produttivo, il secondo si presenta più calmo e ragionato.