Bari | Confiscati beni per 80 milioni di euro a imprenditore detenuto: “provento di rapine e furti”

Bari | Confiscati beni per 80 milioni di euro a imprenditore detenuto: “provento di rapine e furti”

I carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto che dispone la confisca definitiva di beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa ottanta milioni di euro a carico dell’imprenditore 58enne Giuseppe Magno, detenuto nel carcere del capoluogo pugliese.

Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe accumulato il capitale, suddiviso in beni immobili, aziende, beni di lusso e conti correnti, in seguito a attività illecite legate principalmente a rapine a portavalori, tir e furti ai bancomat.

Gli accertamenti patrimoniali, iniziati nel dicembre 2019 dalla Procura della Repubblica di Trani e successivamente approfonditi dalla Procura della Repubblica di Bari, hanno permesso di verificare gli acquisti, le costituzioni aziendali e le movimentazioni finanziarie dell’indagato e della sua famiglia negli ultimi trent’anni. Le indagini hanno rivelato l’illecita provenienza dei capitali con cui il 58enne ha costituito il suo patrimonio.

Il patrimonio confiscato, costituito da terreni agricoli, aziende agricole, veicoli di lusso, disponibilità finanziarie e immobili, include anche l’autoparco di via Canosa 400 ad Andria e il ‘Castello’, la residenza di Giuseppe Magno, il cui valore è stimato circa tre milioni di euro.

Il provvedimento di confisca è stato emesso dalla seconda Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dell’imprenditore, accogliendo la proposta della Procura della Repubblica di Trani basata sugli accertamenti del Nucleo Investigativo di Bari. Gli inquirenti hanno ricostruito sia i presunti reati dell’indagato sia gli introiti illeciti dell’intero nucleo familiare.