Un violento incendio ha devastato la Borsa di Copenaghen, causando il crollo della sua imponente guglia di 54 metri. L’edificio, risalente al XVII secolo e in fase di ristrutturazione, è stato avvolto dalle fiamme sin dalle prime ore del mattino, generando un’operazione di soccorso di vasta portata.
Testimoni oculari hanno raccontato di aver visto persone correre per salvare opere d’arte dall’edificio in fiamme, mentre il Direttore della gestione delle emergenze a Copenaghen, Jakob Vedsted Andersen, ha dichiarato che si tratta di un incendio di proporzioni considerevoli, il cui spegnimento richiederà molto tempo.
L’edificio storico, costruito per volere del re Cristiano IV tra il 1619 e il 1640, è situato accanto al Parlamento danese e ha ospitato la borsa valori fino agli anni ’70, per poi diventare la sede della Camera di Commercio danese. Le cause dell’incendio sono ancora sconosciute, ma si è ipotizzato che le fiamme si siano sviluppate sotto il tetto in rame dell’edificio, rendendo estremamente difficile l’accesso per spegnerle.
Al momento dell’incendio, l’edificio era in fase di restauro in occasione del suo 400º anniversario, con l’obiettivo di preservarlo per le generazioni future. Le autorità danesi hanno mobilitato circa 120 vigili del fuoco e 60 membri dell’esercito per combattere le fiamme e salvare il più possibile del patrimonio culturale all’interno dell’edificio.
Il Ministro della Cultura danese, Jakob Engel-Schmidt, ha espresso il suo sgomento per la perdita di un così prezioso patrimonio culturale, mentre i cittadini di Copenaghen, sconvolti dall’evento, si sono radunati attorno all’edificio in fiamme per assistere all’operazione di soccorso, testimoniando la tristezza e l’importanza storica dell’accaduto.
