Cosenza | Commerciante sceglie di non pagare il pizzo e viene ucciso: processo da rifare

Cosenza | Commerciante sceglie di non pagare il pizzo e viene ucciso: processo da rifare

Un processo di 43 anni fa, relativo all’omicidio di un commerciante che aveva rifiutato di pagare il pizzo, dovrà essere ripetuto per uno degli imputati. La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado per Francesco Cicero, noto come “Il Pirata”, accusato di aver ucciso Santo Nigro nel 1981 a Cosenza.

Secondo l’accusa, la vittima aveva rifiutato di pagare il pizzo. Gli avvocati di Cicero, Riccardo Maria Panno e Paolo Pisani, hanno presentato ricorso in Cassazione contro la condanna di secondo grado a 14 anni di reclusione, mentre in primo grado era stato condannato a 30 anni con rito abbreviato.

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado e il processo dovrà essere ripetuto. Tuttavia, i ricorsi degli altri imputati, Mario Pranno, Aldo Acri e Francesco Saverio Vitelli, sono stati respinti, rendendo definitive le loro condanne per l’omicidio di Santo Nigro. In secondo grado, erano stati condannati a un anno e sei mesi di carcere.