Governo prepara il “decreto del 1° maggio”: bonus tredicesime e sgravi fiscali per chi assume

Governo prepara il “decreto del 1° maggio”: bonus tredicesime e sgravi fiscali per chi assume

Il governo sta preparando il “nuovo decreto del primo maggio” che prevede una serie di misure a sostegno dei lavoratori. Tra queste, sono in agenda bonus sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito, sgravi per le aziende che assumono, soprattutto al Sud, e detassazione dei premi di produzione. Queste misure saranno discusse nel Consiglio dei ministri in programma martedì, ma saranno prima illustrate ai sindacati, convocati a sorpresa a Palazzo Chigi oggi per ascoltare le novità direttamente dal premier Giorgia Meloni.

Anche se la convocazione e il Consiglio dei ministri non coincidono esattamente con il 1° maggio, i sindacati sono irritati per la mancanza di una vera trattativa sui provvedimenti che riguardano i lavoratori. Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, assicura che nel Consiglio dei ministri del 30 aprile sarà presentato il decreto legislativo sull’Irpef, attuativo della delega fiscale, che era atteso già la scorsa settimana ma è stato rimandato.

La novità principale contenuta nel decreto legislativo è il bonus sulle tredicesime: si tratta di un’indennità fino a 100 euro destinata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28.000 euro, che hanno coniuge e almeno un figlio a carico. Questa misura è limitata al 2024 a causa delle risorse limitate disponibili, in attesa dell’introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo sulle tredicesime per i lavoratori dipendenti.

Un altro provvedimento atteso è il decreto Coesione, che ridefinisce le regole per la gestione dei fondi europei assegnati all’Italia. L’obiettivo è applicare le stesse regole di gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) anche ai fondi strutturali, introducendo sanzioni per gli enti che non rispettano i tempi dei progetti e un coordinamento centralizzato a Palazzo Chigi. L’obiettivo della riforma è intervenire strutturalmente su alcuni limiti e deficit delle politiche di coesione del Paese, ha dichiarato il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

Infine, il decreto Coesione conterrà anche misure relative al lavoro, come sostegni alle aziende che assumono, politiche attive e formazione, come anticipato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone.