Jeffrey Baby, il trapper condannato per rapina, è stato trovato morto in carcere

Jeffrey Baby, il trapper condannato per rapina, è stato trovato morto in carcere

Il rapper Jordan Jeffrey Baby (Jordan Tinti), originario di Bernareggio (Monza-Brianza), è stato trovato morto per suicidio nella sua cella nel carcere di Torre del Gallo a Pavia, dove stava scontando una condanna di 4 anni e 4 mesi per rapina aggravata dall’odio razziale. Arrestato nell’agosto del 2022 insieme a un altro rapper di nome Traffik, era accusato di aver rapinato un uomo nigeriano di 42 anni presso la stazione ferroviaria di Carnate (Monza-Brianza).

Il corpo senza vita di Jeffrey Baby è stato scoperto martedì mattina, con una corda al collo. In precedenza, il giovane era stato trasferito in una comunità a Pavia per un trattamento terapeutico, ma il Tribunale di sorveglianza aveva revocato la misura e ordinato il suo ritorno in carcere. Già nei mesi di gennaio e febbraio 2023, mentre era detenuto, il rapper aveva tentato due volte il suicidio. In passato, era stato trasferito da Monza a Pavia dopo aver ricevuto minacce dagli altri detenuti, che lo avevano minacciato di morte per motivi razziali. Insieme a Traffik, aveva rapinato il nigeriano lanciando il suo zaino sui binari e tagliando le ruote della bicicletta, filmando il tutto con i cellulari e poi prendendo un treno diretto a Milano.

L’avvocato del rapper ha annunciato che chiederà un’autopsia. Nel 2019, a Napoli, Jeffrey Baby era stato filmato mentre saltava su un’auto dei carabinieri, mentre l’anno precedente aveva insultato l’inviato di Striscia La Notizia Vittorio Brumotti sui social media dopo un incontro alla stazione di Monza durante un servizio sullo spaccio di droga nella città.