Il carcere Beccaria sta vivendo un cambiamento significativo con l’arrivo del vicecomandante di Bollate, Daniele Alborghetti, che prende il posto di Manuela Federico come comandante. Non vi sono indagini in corso nei confronti di quest’ultima da parte della Procura di Milano, ed era stata temporaneamente assegnata al minorile di via dei Calchi Taeggi senza una scadenza definita, occupando un ruolo “non fisso”, simile a quello del suo predecessore. Al contrario, l’incarico di Alborghetti sarà stabile.
Daniele Alborghetti è già stato oggetto di attenzione mediatica in passato. Nel 2018, quando era a capo degli agenti di Monza, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta legate agli appalti per l’installazione di distributori automatici di bevande e sigarette. Sebbene sia stato condannato in primo grado, è stato successivamente assolto. A marzo di quest’anno, aveva avviato uno sciopero della fame e richiesto un incontro con il Ministro della Giustizia Nordio, sostenendo di essere stato danneggiato dall’indagine giudiziaria.
Nel frattempo, venerdì scorso si sono conclusi gli interrogatori dei 13 indagati per reati di torture e maltrattamenti. Il Ministero della Giustizia ha inviato una richiesta agli uffici di Esecuzione Penale Esterna di diverse città, chiedendo loro di fornire personale aggiuntivo al Beccaria per affrontare le criticità attuali, assegnando temporaneamente quattro unità di personale provenienti da diverse sedi fino al 20 maggio 2024.
