Milano | Uomo fermato con più di 100 pastiglie di ossicodone: l’eroina dei poveri

Milano | Uomo fermato con più di 100 pastiglie di ossicodone: l’eroina dei poveri

La questura di Milano ha segnalato un preoccupante aumento della vendita illegale di ossicodone in città. Questo principio attivo, noto come antidolorifico per malati oncologici ma utilizzato anche come sostituto dell’eroina per via della sua natura oppioide, sta diventando sempre più diffuso nel mercato illegale. Venerdì mattina, gli agenti della polizia in moto (‘Nibbio’) hanno arrestato un algerino di 29 anni, senza documenti e con precedenti penali, trovato con 112 pasticche di OxyContin, una forma di ossicodone. L’uomo è stato portato immediatamente in tribunale per un processo veloce.

Non è la prima volta che questa sostanza, definita l'”eroina dei poveri”, viene scoperta sulle strade di Milano. Negli anni passati sono stati registrati diversi episodi simili: nel 2017, i carabinieri hanno condotto un’operazione nel Sud Milano contro spacciatori attivi vicino alle scuole. Nel 2019, un uomo è stato arrestato mentre cercava di fare scorta di ossicodone in una farmacia, dopo aver rubato un ricettario medico. Nel 2021, è stato arrestato un medico che vendeva ricette di ossicodone agli spacciatori. Nel 2022, il commissariato Bonola ha scoperto un uomo di 46 anni che spacciava ossicodone a San Siro. Nella stessa zona, alla fine del 2022, un giovane è stato arrestato per aver rapinato una farmacia di OxyContin.

Nel 2023, si è verificato un furto di ricettari in vari ospedali della Lombardia, con l’obiettivo di acquistare OxyContin legalmente in farmacia e poi venderlo illegalmente negli Stati Uniti, dove c’è una forte domanda sul mercato nero. A gennaio del 2024, una segretaria ucraina di un medico ha compilato ricette di ossicodone senza il consenso del suo datore di lavoro, acquistando il farmaco per inviarlo ai soldati impegnati nella resistenza all’invasione russa. A febbraio del 2024, è stata smantellata una centrale di spaccio in via Tracia, a San Siro, dove un giovane egiziano insieme alla sua compagna italiana di oltre 60 anni e due ragazze bulgare gestivano il traffico di hashish e ossicodone nel quartiere.