Il movimento “Ribellione Animale” ha condotto una serie di azioni anche all’interno delle chiese di Palermo per portare avanti la loro campagna contro il massacro degli agnelli. Le attiviste antispeciste hanno preso la parola prima dell’inizio delle funzioni liturgiche a Milano e Trieste, denunciando la sofferenza e le 376 mila morti di agnelli avvenute in Italia solo durante il periodo pasquale, al solo scopo di riempire i piatti. Hanno esposto cartelli e immagini sia all’interno che all’esterno dei luoghi di culto, distribuendo volantini per diffondere il loro messaggio di liberazione e di convivenza pacifica con tutte le specie.
Secondo una nota rilasciata dal movimento, la celebrazione della Resurrezione dell’Agnello di Dio contrasta con la morte presente intorno a noi e con i cadaveri che finiscono sulle tavole domenicali. Si sottolinea che ogni creatura nasce sacra e, in opposizione all’abominio e allo sfruttamento degli animali, le attiviste di “Ribellione Animale” raccontano la storia di Utopia, un’agnellina di appena un mese salvata dal più grande mattatoio di ovini d’Europa ad Acquapendente, in provincia di Viterbo. Utopia è stata salvata dalle volontarie del Rifugio Hope, che hanno documentato l’arrivo dei camion carichi di agnelli e hanno ottenuto di salvare uno di loro. Ora, Utopia vive felice e libera nel rifugio.
