Palermo | Donna vede ragazzi che picchiano un cane e chiama la polizia: denunciati

Palermo | Donna vede ragazzi che picchiano un cane e chiama la polizia: denunciati

Nel cuore di Bagheria, una scena crudele stava per consumarsi: un gruppo di individui si radunava intorno a un cane malconcio, con un occhio ferito e un cappio di filo di ferro stretto attorno al collo. Uno di loro, uno dei pochi adulti presenti, brandiva una pala e cominciava già a scavare una fossa. Tra pochi istanti, quell’animale avrebbe rischiato di essere sepolto vivo, senza che nessuno, tranne loro, ne sapesse mai nulla.

Ma una donna, testimone casuale di quella scena spaventosa, ha deciso di non restare inerte: ha composto il numero di emergenza 112 per chiedere l’intervento delle autorità e degli attivisti per la protezione degli animali, salvando così quel povero essere indifeso, probabilmente maltrattato e quasi soffocato.

L’episodio si è verificato ieri a Bagheria, dove due giovani di 20 e 22 anni sono stati identificati e indagati per maltrattamento di animali. Il cane, un esemplare simile a un pit bull di pochi anni, è stato prontamente soccorso e trasportato in una clinica veterinaria a Palermo per le cure necessarie. “Sembrerebbe già in fase di recupero. Ha trascorso la notte e ha mangiato, e secondo i veterinari non è in pericolo di vita”, hanno riferito i soccorritori.

La segnalazione è giunta da una passante che si trovava vicino a un terreno privato in via Consona Scotto Lanza. Intuendo la gravità della situazione, la donna ha reagito prontamente chiamando il numero d’emergenza, e poco dopo è intervenuta una pattuglia del commissariato di Bagheria, seguita da alcuni attivisti dell’Asva.

“Grazie alla tempestiva azione della donna che ha deciso di non restare in silenzio, il cane ha avuto fortuna”, ha commentato Roberta Pecoraro, un’attivista per la protezione degli animali. “Devo ringraziare i poliziotti, due angeli, che hanno agito prontamente per salvare una vita”. Gli agenti hanno bloccato e identificato il gruppo di ragazzi, liberando il cane dal cappio stretto attorno al collo e consegnandolo ai vigili urbani, che lo hanno trasportato in clinica veterinaria.

Si è scoperto che uno dei giovani presenti aveva cercato una pala in zona dalla mattina, senza spiegare il motivo. “Vicino al cane, in un capanno, c’era una buca che stava scavando”, ha riferito l’attivista. “Ha cercato di giustificarsi dicendo che credeva che il cane fosse morto, ma poi si è tradito ammettendo che era aggressivo perché lo aveva morso”.

Il cane, privo di microchip, è stato affidato al personale veterinario, con le spese a carico dell’amministrazione comunale di Bagheria. “Dopo l’incidente, siamo stati subito informati tramite una chat dedicata, poiché abbiamo compreso l’importanza di collaborare con le associazioni”, ha spiegato Giuseppe Tripoli, assessore comunale al Benessere degli animali. “Abbiamo prontamente mobilitato le risorse per soccorrere il cane e, una volta guarito, cercheremo di trovargli una casa amorevole. Speriamo che qualcuno decida di adottarlo, altrimenti dovremo farlo ricoverare in canile”.