Roma | La figlia costretta a elemosinare e promessa in sposa: genitori condannati a 6 anni

Roma | La figlia costretta a elemosinare e promessa in sposa: genitori condannati a 6 anni

I genitori di una ragazza, al momento dei fatti minorenne, sono stati condannati a sei anni di carcere dalla Corte di Assise di Roma. Erano stati arrestati nel novembre 2022. La procura li accusava di riduzione in schiavitù e lesioni personali gravi nei confronti della coppia, entrambi di nazionalità bosniaca e rispettivamente di 41 e 36 anni, con l’aggravante di aver commesso tali reati contro la figlia minore. Oggi pomeriggio, i giudici della Corte d’Assise di Roma hanno modificato l’accusa di riduzione in schiavitù in quella di maltrattamenti in famiglia.

L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Roma, ha rivelato le violenze subite dalla vittima, che in più di un’occasione ha tentato il suicidio a causa dello sconforto. Secondo l’accusa, la ragazza era costretta a vivere in condizioni di estrema povertà attraverso abusi fisici e verbali, e era costretta a mendicare vicino a un supermercato. Inoltre, è stata promessa in matrimonio a uno sconosciuto in cambio di denaro, nonostante il suo netto rifiuto.

Il giudice dell’ordinanza di custodia cautelare ha descritto i genitori come persone violente e prevaricatrici, determinate a trarre profitto dal mendicare delle figlie per soddisfare i propri bisogni personali. Hanno dimostrato totale disprezzo per il dissenso e il disagio della loro figlia, ignorando l’obbligo scolastico e le sue esigenze primarie. Questo quadro di violenza è stato confermato dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, comprese quelle di alcune donne a cui la minore si era confidata.