Roma | Processo Regeni, il medico legale: “Giulio torturato con bastonate e bruciature”

Roma | Processo Regeni, il medico legale: “Giulio torturato con bastonate e bruciature”


Durante il processo ai quattro agenti segreti egiziani, il medico legale Vittorio Fineschi, consulente della Procura di Roma, ha testimoniato che Giulio Regeni ha subito una serie di torture in Egitto, tra cui pugni, calci, bruciature, bastonate sui piedi e ammanettamento di polsi e caviglie. Queste informazioni emergono durante l’udienza del processo, nel quale Fineschi ha riferito di aver eseguito l’autopsia sul corpo del ricercatore italiano nel febbraio del 2016. Il corpo di Regeni fu trovato otto anni fa sulla strada tra Cairo e Alessandria.

Fineschi ha spiegato che durante l’autopsia sono stati riscontrati segni di torture tipiche delle pratiche diffuse in Egitto, come descritto in pubblicazioni scientifiche locali. Queste pratiche includono pugni, calci, l’uso di mazze, trascinamento del corpo e bruciature. Inoltre, Fineschi ha citato due studi egiziani che documentano casi di tortura, confermando che molte delle modalità riportate sono state riscontrate anche sul corpo di Regeni, come le bastonate ai piedi che hanno causato la frattura di tutte le ossa.

Parlando dell’autopsia condotta in Egitto, Fineschi ha criticato il livello di professionalità e completezza, affermando che gli esami condotti erano insufficienti e poco approfonditi. Secondo lui, la causa della morte attribuita dalle autorità egiziane a un ematoma che ha compresso il cervello non è compatibile con le prove riscontrate durante l’autopsia.

Marcello Chiarotti, tossicologo consulente della Procura, ha affermato che la morte di Regeni è stimata tra il 31 gennaio e il 2 febbraio del 2016. I test tossicologici effettuati non hanno rivelato tracce di droghe, farmaci o sostanze velenose nel corpo del ricercatore.

Fuori dal tribunale, alcuni studenti del liceo Tito Lucrezio Caro di Roma hanno letto brani tratti dal libro “Giulio fa cose”, scritto dai genitori di Regeni. Paola e Claudio Regeni hanno ringraziato i ragazzi per aver scelto passaggi significativi del libro, che riflettono il carattere e le passioni del loro figlio Giulio.