Il 2024 è un anno elettorale senza precedenti, con oltre 4 miliardi di persone chiamate alle urne in tutto il mondo. Tuttavia, in un momento così cruciale, la più grande società di social media ha deciso di limitare la diffusione della politica online.
Adam Mosseri, dirigente di Meta responsabile di Instagram e Threads, aveva annunciato il 9 febbraio che dal 28 aprile sarebbe stata applicata questa limitazione anche in Italia: i contenuti politici e sociali pubblicati da persone non seguite sarebbero stati oscurati di default per tutti gli utenti.
Ciò significa che sarebbe diventato molto più difficile trovare post con temi politici e sociali nelle sezioni di scoperta come “Esplora” e “Reels”. Mosseri ha chiarito che, se si seguono account politici, Meta non metterà ostacoli alla visualizzazione dei loro contenuti, ma non li promuoverà attivamente tra gli utenti che non li seguono.
Tuttavia, c’è stata una certa confusione su cosa sia considerato “contenuto politico”. Mentre alcune categorie sono facilmente identificabili, come post su leggi, elezioni o argomenti sociali, altre sono più sfumate. Questo ha sollevato preoccupazioni su come saranno trattati i post che affrontano argomenti culturali, sociali o di attualità.
Inoltre, la limitazione si applicherà agli account nel loro insieme, piuttosto che a singoli post. Ciò significa che i creatori di contenuti che trattano spesso argomenti politici o sociali potrebbero subire una penalizzazione.
Inizialmente, alcuni hanno accolto positivamente questa limitazione come un tentativo di mitigare la polarizzazione online. Tuttavia, la mancanza di criteri chiari e le potenziali conseguenze per molte cause sociali sollevano importanti questioni etiche.
Per disattivare questa limitazione su Instagram, è possibile accedere alle impostazioni dell’app e cercare “Contenuti suggeriti”. Qui si possono modificare le impostazioni per i contenuti politici, scegliendo se limitarli solo dagli account non seguiti o da tutti gli account.
