Espropri Ponte sullo Stretto | Parte già la battaglia legale: “Resteremo qui e avremo risarcimento danni morali”

Espropri Ponte sullo Stretto | Parte già la battaglia legale: “Resteremo qui e avremo risarcimento danni morali”

La costruzione del ponte sullo Stretto di Messina sta sollevando molte preoccupazioni tra i residenti della zona. La pubblicazione dell’avviso di inizio delle procedure di esproprio ha gettato nel panico i diretti interessati, poiché molti di loro non si aspettavano di vedere i propri nomi tra gli elenchi degli espropriati. Questo progetto, apparentemente inevitabile, comporterà la requisizione di case, terreni, aree archeologiche e persino un cimitero, oltre alla demolizione di pizzerie e case di riposo.

I residenti, come la signora Enza di Messina, non si rassegnano al pensiero di perdere le proprie case, che rappresentano non solo un bene materiale ma anche un legame con la propria vita e storia familiare. Altri, come gli abitanti di Torrefaro, temono per la distruzione di edifici storici come una villa liberty degli anni ’20, che verrà abbattuta per fare spazio ai piloni del ponte.

Mentre la Stretto di Messina Spa parla di indennizzi e bonus per i proprietari interessati, molti residenti ritengono che il valore delle loro proprietà non possa essere quantificato in denaro. C’è un forte senso di attaccamento al territorio, e molti si chiedono dove andranno a vivere una volta che saranno costretti a lasciare le proprie case.

Nonostante l’avvio delle procedure di esproprio, mancano ancora numerosi passaggi burocratici per dare il via effettivo alla costruzione del ponte. La conferenza dei servizi e la valutazione di impatto ambientale sono solo alcune delle autorizzazioni mancanti. Inoltre, c’è chi sostiene che gli espropri siano solo un modo per far avanzare il progetto senza tener conto delle vere preoccupazioni e opinioni dei residenti.

In questo contesto di incertezza e paura, molti abitanti della zona si stanno organizzando legalmente per difendere il proprio territorio e i propri diritti. C’è chi teme che la costruzione del ponte porterà solo danni, non solo economici ma anche morali, e che le autorità stiano cercando di ridurre il dibattito su questo progetto così controverso.