Omicidio Giulia Tramontano | la difesa di Impagnatiello: “Ha avuto un blackout”

Omicidio Giulia Tramontano | la difesa di Impagnatiello: “Ha avuto un blackout”

La difesa di Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano lo scorso 27 maggio a Senago, ha depositato una consulenza presso la Corte d’Assise di Milano. Secondo gli esperti nominati dai suoi legali, il 30enne “non era in sé” al momento del delitto e ha subito un “blackout” a causa di un disturbo ossessivo e paranoico, attribuito al suo forte narcisismo.

Giulia Tramontano, al settimo mese di gravidanza al momento dell’omicidio, è stata colpita con 37 coltellate. Il suo corpo è stato poi bruciato due volte e ritrovato giorni dopo dietro ad alcuni box a poche centinaia di metri da casa. Solo dopo essere stato messo alle strette, Impagnatiello ha confessato. Le indagini hanno anche rivelato un tentativo di avvelenamento nei confronti di Giulia e del bambino tramite l’uso di topicida.

Il 27 maggio prossimo, esattamente un anno dopo il femminicidio, Impagnatiello sarà interrogato in tribunale. La difesa intende richiedere una perizia psichiatrica per valutare la sua capacità mentale. L’imputato rischia l’ergastolo per omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, rapporto di convivenza, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.

Prima della sua tragica morte, Giulia aveva scoperto che Impagnatiello aveva una doppia vita e un’altra donna. Le due donne si erano incontrate e avevano scoperto le menzogne del barista. Poco dopo, Giulia incontrò la sua tragica fine.