Roma | Le piazze di spaccio non si fermano, al Quarticciolo “assunti” ragazzini pusher

Roma | Le piazze di spaccio non si fermano, al Quarticciolo “assunti” ragazzini pusher

Nel corso degli ultimi sei mesi, sono stati arrestati centododici spacciatori nel Quarticciolo, una delle principali piazze di spaccio della Capitale. Questo significa un pusher in manette ogni due giorni. Nonostante l’azione costante di repressione da parte delle autorità, soprattutto per quanto riguarda la vendita di cocaina e crack, l’attività di spaccio sembra continuare senza sosta. La maggior parte degli arrestati sono stranieri (76), seguiti dagli italiani (26) e infine dai minorenni, con quattro giovani identificati durante l’operazione.

La necessità di trovare nuove risorse nel mondo dello spaccio spinge i trafficanti a coinvolgere ragazzi e adolescenti, spesso difficilmente perseguibili per legge, soprattutto se minori di 14 anni. Tuttavia, ciò non ferma i controlli antidroga dei carabinieri di Roma.

Recentemente, dopo gli undici arresti che hanno portato alla scoperta di diversi nascondigli utilizzati per occultare la droga, tra cui cassonetti dei rifiuti, aiuole e fori nei muri, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un sedicenne romano sospettato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Insieme a lui c’era un tredicenne, non imputabile, che è stato segnalato alla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Roma.

Durante un servizio finalizzato alla repressione dei reati legati agli stupefacenti nel Quarticciolo, i carabinieri della stazione di Roma Tor Tre Teste hanno sorpreso i due minori mentre vendevano droga per strada, prelevandola da un nascondiglio improvvisato tra gli arbusti. I militari li hanno fermati e trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, e hanno rinvenuto dodici dosi di crack occultate tra gli arbusti.

Su disposizione della procura per i minorenni, il sedicenne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli, mentre il tredicenne è stato affidato ai genitori, su richiesta del pubblico ministero, il giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con un’ordinanza datata 30 marzo 2024.