Scienza | Anziché 4 fasi lunari questo mese saranno 5

Scienza | Anziché 4 fasi lunari questo mese saranno 5


Il cielo di maggio è incantato dalla Luna, che presenta una particolarità insolita: anziché le solite 4 fasi lunari, questo mese ne avremo 5, con il quarto crescente e calante ad aprire e chiudere il mese.

Secondo l’Unione Astrofili Italiani, l’ultima volta che abbiamo avuto un’ulteriore fase lunare è stato ad agosto 2023 e dovremo attendere fino a dicembre per un’altra occasione simile. Inoltre, il nostro satellite naturale sarà protagonista di un doppio incontro con Saturno: potremo osservare la congiunzione il 4 e il 31 maggio, quando la sottile falce di Luna si avvicinerà al pianeta poco prima dell’alba nella costellazione dell’Acquario.

In questo periodo, i pianeti abbandonano gradualmente il cielo serale e diventano visibili solo al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Venere e Giove, i più luminosi, non saranno visibili poiché troppo vicini al Sole: Giove sarà in congiunzione con il Sole il 18 maggio, mentre sarà il turno di Venere il prossimo mese. Marte e Saturno, invece, saranno facilmente individuabili tra le prime luci dell’alba, mentre le condizioni per osservare Mercurio sono meno favorevoli, a causa della sua bassa posizione sull’orizzonte.

Il cielo primaverile è dominato dalle costellazioni del Leone e della Vergine, ma le stelle più luminose si trovano più a Nord-Est: Arturo nella costellazione del Boote e Vega nella Lira, che saranno i protagonisti dei cieli estivi insieme al Cigno e all’Aquila.

Maggio è anche un ottimo periodo per osservare diverse piogge meteoriche. Le Eta Aquaridi, associate agli antichi detriti della cometa Halley, rappresentano una delle più spettacolari correnti meteoriche dell’anno, con il picco previsto nella notte tra il 5 e il 6 maggio, anche se possono essere difficili da osservare alle nostre latitudini. A queste si aggiungono le Alfa Scorpidi, con le loro luminose e colorate stelle cadenti che raggiungono il massimo tra il 2 e il 3 maggio, le Eta Liridi, con il picco previsto il 9 del mese, e le Eta Ofiuchidi, il cui massimo è atteso per il 12.