Università | Medicina, verso lo stop al numero chiuso

Università | Medicina, verso lo stop al numero chiuso


La riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina prevede importanti cambiamenti, che entreranno in vigore nel 2025, per consentire agli studenti di iscriversi liberamente al primo semestre di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria, senza dover affrontare test d’ingresso.

Secondo il nuovo sistema, saranno individuate specifiche discipline in ambito biomedico, sanitario, farmaceutico e veterinario, le quali dovranno essere superate per l’ammissione al secondo semestre. Nel caso in cui gli studenti non vengano ammessi al secondo semestre, i crediti formativi ottenuti potranno essere riconosciuti per permettere loro di cambiare facoltà senza perdere il lavoro svolto.

Il testo prevede che il Governo sia delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per la revisione delle modalità di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Questi decreti dovranno garantire programmi uniformi e coordinati, armonizzazione dei piani di studio dei corsi e stabilire un numero complessivo di crediti formativi universitari (Cfu) a livello nazionale.

Anche se il testo di base non modifica i programmi riguardanti i test di ammissione previsti a maggio e luglio prossimi, dal 2025-2026 si prevede l’entrata in vigore della riforma. Le prove d’ammissione continueranno a svolgersi su base cartacea, con sessanta domande estratte da una banca dati pubblica di almeno 7.000 quesiti.

I candidati avranno la possibilità di partecipare a due sessioni di test, ma potranno utilizzare il miglior risultato ottenuto per l’ammissione. Le prove consisteranno nella soluzione di sessanta quesiti su varie materie, tra cui competenze di lettura, ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica.

Inoltre, per agevolare gli studenti nella preparazione agli esami, una banca dati pubblica con le domande e le risposte esatte sarà disponibile online. La valutazione delle prove terrà conto del numero di risposte corrette, errate o omesse, attribuendo un punteggio massimo di 90 punti.

Questa riforma rappresenta un importante passo avanti per garantire maggiore equità nell’accesso agli studi universitari nel settore medico e veterinario, consentendo agli studenti di focalizzarsi sul proprio percorso di studio senza l’incertezza dei test d’ingresso.