Bologna | Due individui nel Parmense sono oggetto di indagine per aver emesso fatture false per un totale di 39 milioni di euro

Bologna | Due individui nel Parmense sono oggetto di indagine per aver emesso fatture false per un totale di 39 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Parma ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale cittadino, su richiesta della Procura, nei confronti di due persone indagate per emissione di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di 39 milioni di euro, tramite un’impresa-cartiera con sede nella provincia di Parma. Questo stratagemma è stato escogitato al fine di consentire l’evasione fiscale a 108 imprese sparse in tutta Italia.

Il decreto ha previsto il sequestro preventivo mirato alla confisca diretta e, in alternativa, per equivalente, di beni mobili, immobili e disponibilità liquide fino alla concorrenza dell’ammontare complessivo di oltre 5 milioni di euro, corrispondente al profitto e/o al prezzo dei reati tributari perpetrati dagli indagati.

L’indagine è scaturita da una verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza di Fidenza nei confronti di un’impresa con sede a Soragna, attiva nei servizi di riparazione e manutenzione di macchinari per l’industria metalmeccanica. Durante l’indagine, i finanzieri hanno riscontrato gravi irregolarità amministrative e rilevato una serie di anomalie riguardanti l’effettiva operatività dell’impresa, segnalando il tutto alla Procura.

Successive indagini, condotte anche attraverso accertamenti bancari e controlli incrociati su centinaia di clienti in diverse regioni, hanno permesso di scoprire “la natura meramente fittizia dei rapporti commerciali fatturati dalla ditta parmense”. In poco più di due anni, l’azienda aveva registrato un giro d’affari “cartolare” di circa 32 milioni di euro, oltre all’IVA per 7 milioni di euro, per poi cessare subito dopo l’avvio del controllo da parte dei finanzieri.