Quando il video ha iniziato a circolare ieri, è diventato chiaro che avrebbero dovuto seguire spiegazioni dettagliate. E infatti, nelle ore successive, sono arrivate. Il video girato da un passante a Modena con un cellulare ha scatenato polemiche: due carabinieri stavano cercando di arrestare un uomo che opponeva resistenza, e uno dei due militari lo ha colpito ripetutamente al volto e alla schiena con pugni violenti.
La vicenda riguardante l’uomo picchiato dai carabinieri durante l’arresto a Modena è diventata di dominio pubblico solo grazie alla registrazione effettuata da un passante con il suo telefonino, e le immagini hanno rapidamente ottenuto grande visibilità sui social, grazie anche al popolare gruppo “Welcome to Favelas”. Il comando dell’Arma ha annunciato che fornirà dettagli sulle dinamiche dell’accaduto in serata. L’uomo è stato fermato nei pressi del centro storico per un atteggiamento sospetto, ha rifiutato di fornire le sue generalità e documenti e ha opposto resistenza, colpendo ripetutamente l’autovettura di servizio.
In realtà, l’uomo aveva con sé solamente l’abbonamento del bus. Quando i militari gli hanno comunicato che sarebbero stati portati in caserma per essere identificati, ha reagito con comprensibile preoccupazione: non capiva perché fosse stato fermato, non avendo commesso alcun reato. Ha protestato, scatenando una colluttazione violenta. È stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Durante il processo immediato, essendo privo di precedenti penali, ha dichiarato al giudice di essere stato colpito senza motivo. Non essendoci pericoli per la sicurezza pubblica, l’uomo è stato rilasciato senza alcuna misura cautelare. Il processo è stato rinviato al mese successivo. I due carabinieri sono stati temporaneamente assegnati ad altre mansioni. È essenziale dissipare ogni dubbio e fare chiarezza totale sulla vicenda.
