Melzo (MI) | Addetta alle pulizie, sventa rapina in banca da 300mila euro

Melzo (MI) | Addetta alle pulizie, sventa rapina in banca da 300mila euro

È successo alla Bcc di Melzo nella mattinata di lunedì 11 marzo. Arrestata una batteria di sei persone, tutti rapinatori in trasferta.

Il piano elaborato con cura è stato vanificato da imprevisti sfuggiti ai criminali: la rivelazione di parte del loro intento da parte di un informatore della polizia e l’incontro casuale con un’addetta alle pulizie. Questi eventi hanno portato all’arresto di sei rapinatori, tutti provenienti da Palermo e di età compresa tra i 32 e i 61 anni, dopo il tentato colpo alla filiale della Bcc di via Martiri della Libertà a Melzo, nell’hinterland est di Milano, nella mattinata di lunedì 11 marzo.

Le indagini condotte dalla sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile di Milano, sotto la guida di Domenico Balsamo, hanno identificato un gruppo di malviventi palermitani in procinto di commettere una rapina a Milano, con la filiale di Melzo della Banca del Credito Cooperativo di Milano tra i potenziali bersagli. I servizi di sorveglianza sono stati attivati di conseguenza.

L’azione è partita intorno alle 7.30 di lunedì, quando quattro individui sono entrati nel piano interrato dell’edificio della banca, utilizzato come parcheggio per i dipendenti. Dopo aver forzato una delle porte antipanico, sono risaliti al piano terra, dove si trova l’ingresso principale della banca. Qui, hanno aperto un varco nel muro per accedere all’interno dell’istituto. Il piano prevedeva di attendere l’arrivo di un dipendente per sfondare il muro divisorio e accedere agli uffici senza scatenare l’allarme. Tuttavia, una addetta alle pulizie ha involontariamente interrotto il loro piano, incontrandoli nell’intercapedine dove si trovava il pulsante di sblocco delle porte esterne. I malviventi, non potendo immobilizzarla, sono fuggiti minacciando di non chiamare aiuto.

Tuttavia, all’esterno li attendevano i poliziotti della squadra mobile, che hanno arrestato anche il conducente dell’auto rubata con targa clonata che avrebbe dovuto fungere da veicolo di fuga.